Policy QHSE di Alfen

Visione QHSE

L'uomo commette errori, l'ha sempre fatto, e sempre lo farà. Solo a volte gli errori riescono a dare vita a qualcosa di positivo. Per questo è importante fare in modo che la possibilità di fare errori si riduca ai minimi termini, e se ne vengono commessi, che siano allora formativi e che abbiano conseguenze limitate, benché, essenzialmente, è possibile sbagliare.

Missione QHSE e obiettivi

La missione del nostro reparto QHSE è quella di sostenere proattivamente Alfen perché possa essere precursore di un futuro sicuro e innovativo. Ci avvaliamo di una solida esperienza e della capacità di valutare i rischi; entrambi i fattori ci permettono di fornire consulenze esperte, dare supporto e generare coesione tra tutti i rami dell'azienda, per contribuire al successo sostenibile di Alfen.

QHSE obiettivi

Alla base di tutte le nostre attività in ambito QHSE ci sono i seguenti obiettivi.

  • Essere un'azienda sostenibile e produttiva, senza nessun compromesso;
  • Avere dipendenti sani, che possano lavorare a lungo, proteggendoli dai rischi per la loro salute;
  • Prevenire rischi inammissibili per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente, che possono sorgere dalle attività attuali o future di Alfen.

Caposaldo della politica QHSE

Il punto di partenza per ognuna delle misure attuate nell'ambito della politica QHSE è la convinzione che la maggior parte degli eventi indesiderati sia evitabile. Questa convinzione ci stimola a sforzarci di applicare una politica QHSE ottimale, sempre. Ogni infortunio, ogni problema di salute e ogni invalidità sorti sul posto di lavoro sono quasi sempre evitabili. E questo vale anche per problematiche di qualità e incidenti ambientali. Per ogni rischio nel settore di ingegneria elettrica esistono ormai misure e procedure di sicurezza comprovate, sviluppate da Alfen, da altri players dell'industria o scaturite da altri settori. Gli strumenti di analisi, le conoscenze e l'esperienza a nostra disposizione sono ormai sufficienti per ridurre i rischi, minimizzandoli fino a un livello accettabile. Tutto dipende, però, da come e se applichiamo questi principi quotidianamente e sistematicamente nella pratica lavorativa. Il nostro obiettivo finale è proprio l'applicazione giornaliera. E per raggiungerlo ci avvaliamo delle procedure.

La politica QHSE di Alfen è una ruota a 5 raggi che ha come fulcro i valori SPARK. Quelli elencati di seguito sono gli elementi che costituiscono la nostra politica QHSE

  • Ambizione
  • Conoscenza
  • Organizzazione
  • Leadership
  • Cultura rafforzativa

Quadro della politica QHSE di Alfen

La policy viene rappresentata come una ruota con cinque raggi.

Alfen QHSE policy framework png

    Ambizione

    L'ambizione di Alfen è quella di offrire un ambiente di lavoro piacevole e ottimale (e quindi anche sicuro) a tutti i dipendenti, come dichiarato nella policy QHSE. Questo ambiente di lavoro ottimale si estende a tutti i dipendenti, propri e di terzi: dipendenti di fornitori, appaltatori e chiunque altro sia coinvolto nelle attività di Alfen.

    Conoscenza

    Alfen nella sua totalità, ma anche i suoi singoli dipendenti, devono essere consapevoli degli aspetti tecnici di sicurezza associati alla loro professione. In questa ottica rientrano:

    • Conoscenza di norme e leggi;
    • Conoscenza del funzionamento in sicurezza di macchinari e strumenti;
    • Conoscenza dell'uso sicuro delle attrezzature;
    • Conoscenza dell'implementazione e preparazione delle analisi dei rischi e dei protocolli QHSE.

    Organizzazione

    È la padronanza dei processi e dei metodi coinvolti nella sicurezza, tutelata dal sistema di assistenza Alfen (AIM), ad esempio, tramite la realizzazione e l'applicazione di:

    • Protocolli e procedure;
    • Norme sulla sicurezza e sul lavoro (Safe Working Practices);
    • Norme di sicurezza;
    • Norme ambientali;
    • Norme per la salute.

    Leadership

    Si tratta dell'influenza e l'orientamento dei dipendenti verso un pensiero “anti-rischi” e una maggiore consapevolezza QHSE. Questo è possibile mediante la guida dei dipendenti singoli e dei gruppi, stimolando:

    • La percezione e l'immedesimazione con il tema QHSE;
    • Il coinvolgimento sul tema e sull'attuazione della politica stessa;
    • La consapevolezza della partecipazione e della responsabilità personale;
    • L'apporto a un comportamento sostenibile in ambito QHSE (tra cui l'adozione di un comportamento esemplare).

    Cultura rafforzativa

    Una cultura rafforzativa, una “Just Culture”. Una cultura aziendale in cui fiducia, capacità di apprendimento e responsabilità sono al centro. Una cultura dove è concesso fare errori, e dove ognuno può esprimersi liberamente. In questa ottica ci sono due importanti argomenti:

    • Sicurezza psicologica
    • Just culture

    Il miglioramento della sicurezza psicologica

    L'elemento culturale è già coinvolto in tutti gli altri punti della policy. Ne sono un esempio l'adozione di un comportamento esemplare e il ritenersi reciprocamente responsabili di comportamenti rischiosi. Questo traguardo però si raggiungerà solo se all'interno di Alfen sì è creato un grado sufficiente di fiducia. Questa è la sicurezza psicologica. Aumentare la fiducia è anche uno dei principi cardine per creare un'azienda proattiva.

    Sicurezza psicologica

    “Sicurezza psicologica” significa che i membri del team si sentono sicuri di correre dei rischi e di essere responsabili l'uno verso l'altro, ad esempio, ammettendo quando hanno commesso un errore. “Sicurezza psicologica” significa essere incoraggiati a condividere idee, domande, preoccupazioni o errori senza essere puniti o umiliati. Il sentirsi liberi di assumersi dei rischi ed essere responsabili l'uno verso l'altro è essenziale per creare un team efficace.

    Just Culture/Giustizia organizzativa

    Può capitare di commettere errori. Ovunque e a chiunque. Purtroppo, non si può mai garantire al 100% che non vengano commessi. Neanche da Alfen. La domanda è: come li affrontiamo? Cerchiamo un colpevole e lo puniamo o impariamo dagli errori fatti? L'atteggiamento che il management di un'organizzazione ha nei confronti degli errori commessi, previene in larga misura il verificarsi di quegli stessi errori in futuro. Il pensiero centrale deve essere sempre: analizzando gli errori, impariamo e miglioriamo tutti.

    Just Culture è il passo successivo nella mentalità QHSE. Partendo dal presupposto che fare errori è intrinseco allo svolgimento “normale” delle attività di lavoro, un'organizzazione è in grado di apprendere sul campo. Pensiamo al fatto di poter dichiarare apertamente di aver fatto errori senza che ciò abbia conseguenze dirette per le persone coinvolte. Partiamo dal presupposto che le persone non commettono errori per sabotare (benché vi siano, ovviamente, eccezioni alla regola), ma che l'errore che hanno commesso possa essere commesso anche da altri.

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    Hans Nagtegaal

    Manager QHSE & CSR

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